La pastinaca (Pastinaca sativa L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Ombrellifere che sviluppa, come la carota, una radice a fittone ricca di zuccheri, antiossidanti e minerali.
Se siete confusi, state tranquilli: anche i Romani lo erano! Carota e pastinaca vengono spesso confuse proprio per la loro grande somiglianza.
La pastinaca, prima dell’arrivo della canna da zucchero, era usata come dolcificante insieme al miele. Tuttavia, i suoi germogli e le foglie richiedono attenzione: la linfa contiene infatti furanocumarine, sostanze che possono provocare dermatiti se attivate dalla luce solare.
Da quando ho ricevuto in dono un orto urbano dal mio comune, ho deciso di andare alla ricerca di piante "perdute" da coltivare. Come tecnologa alimentare, sento il dovere di preservare la biodiversità e ricordare che, sebbene la globalizzazione abbia portato innumerevoli vantaggi, ci ha fatto dimenticare molti prodotti che in epoche antiche ci hanno permesso di prosperare.
Perché ve ne parlo? Perché la pastinaca veniva usata anche in modo simile alle patate, ma la sua coltivazione ha iniziato a diradarsi sul finire del Medioevo.
Il termine "pastinaca" ha generato confusione anche in me: nel Salento, mia terra d'origine, la "pstnaca" è in realtà… la carota!
E come non citare la carota di Polignano? Gialla, arancione o viola, ha ottenuto persino il riconoscimento di presidio Slow Food ed è inclusa tra i PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali).
Come saprete, i PAT non sono molto conosciuti a livello europeo (sono più famosi DOP e IGP), ed è un peccato, perché rappresentano la memoria storica del nostro Paese.
Quali sono i PAT della vostra zona di origine? Se siete curiosi, vi lascio il link all’elenco completo che potete scaricare gratuitamente dal sito del MIPAAF!
Elenco dei PAT sul sito
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